Mission e Storia

La Sezione Provinciale LILT di Bari, oggi Associazione Metropolitana LILT di Bari, nasce nel 1951 grazie all’impegno del prof. Solarino che ne diventa presidente dal 1951 al 1961, e rappresenta una delle 106 Sezioni Provinciali LILT coordinate dalla Sede Centrale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, Ente Pubblico No Profit costituito su base Associativa.

L’attuale direttivo, in carica da dicembre 2019, è presieduto dalla dottoressa Roberta Lovreglio, medico chirurgo specializzata in dermatologo e venereologia, già medico volontario della Associazione.

LA NOSTRA MISSION

LILT di Bari si è data, sin dalla sua nascita, il compito di informare e divulgare la cultura della PREVENZIONE, per far aumentare la consapevolezza che è e rimane la vera arma vincente per sconfiggere il cancro. Fare prevenzione significa tutelare il nostro bene più prezioso, SALUTE. Sollecitare i cittadini a fare diagnosi precoce significa scoprire il tumore quando le lesioni sono minime e, quindi, la guarigione è certa.

Con questo spirito siamo quotidianamente insieme ai nostri medici e volontari al servizio dei cittadini.

LA NOSTRA STORIA

– 1951 –

Nasce la Sezione Bari della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, affidata al prof. Solarino, Direttore Istituto di Patologia Generale dell’università di Bari, che ha ricoperto la carica di presidente dal 1951 al 1961. Scopo principale è la sensibilizzazione alla prevenzione della malattia oncologica attraverso corretti stili di vita (prevenzione primaria) e diagnosi precoce (prevenzione secondaria).

– 1985 –

Inizia la collaborazione con aziende come Enel, Upim, Banco di Napoli. Vengono organizzati incontri per informar e nei luoghi di lavoro sull’importanza della prevenzione per combattere il cancro. Alle donne vengono effettuate visite senologiche e ginecologiche.

L’impegno della LILT di Bari prosegue anche nelle Scuole, considerate da sempre obiettivo prioritario per l’importanza di educare da piccoli ai corretti stili.

Incontri pubblici, dibattiti e convegni hanno lo scopo di informare strati sempre più ampi della popolazione.

– 1987 –

1987 nasce la testata LEGA BARESE, trimestrale di informazione diffuso gratuitamente alla cittadinanza. In copertina la campagna “Non è più il tempo della nonna”, l’invito alle donne a tutelare la propria salute sottoponendosi a visite senologiche e ginecologiche.

Inizia da subito anche la battaglia con importante attività di sensibilizzazione contro il tabagismo. Sin dal primo numero “lega barese” ospita gli articoli dei pneumologi proff. de Tullio e Carpagnano, che correlano la forte dipendenza al fumo di tabacco dei tumori del polmone.

Nell’Ottobre ’87 Viene istituito il Premio “Ramo d’olivo” assegnato al Prof. Umberto Veronesi.

Viene inaugurata la prima sede autonoma della LILT Bari che accoglie gli ambulatori per la prevenzione, il centro di riabilitazione psico-fisica, gli uffici amministrativi e di rappresentanza. La direzione degli Ambulatori è affidata ad una volontaria, la prof.ssa Margherita Serrano Vancheri, a cui

la Sezione di Bari deve molto per l’abnegazione profusa, nell’individuazione dei bisogni che portarono alla realizzazione di una piccola palestra per la riabilitazione delle donne operate al seno e gli ambulatori vengono dotati di una apparecchiatura per pressoterapia.

– 1989 –

Anno Europeo contro il cancro. LILT Bari organizza un convegno scientifico ospitando l’illustre prof. HOLLEB, vice presidente dell’American Cancer Society.

– 1991 –

Per dare spazio agli ambulatori, che faticano a contenere l’attività di diagnosi precoce fortemente in aumento per effetto delle campagne di sensibilizzazione, l’attività amministrative e di rappresentanza, si sposta in C.so Benedetto Croce, sede messa gratuitamente a disposizione dai F.lli Rubino, imprenditori baresi.

– 1993 –

Gli Ambulatori si dotato di un mammografo, un ecografo e della colposcopia. Solo nel primo anno vengono effettuate 1001 indagini mammografiche e 203 ecografie.

A dicembre nasce la più importante campagna di raccolta fondi della Sezione, UNA STELLA PER LA VITA.

– 1994 –

Sono tanti i progetti che coinvolgono le scuole sul tema del tabagismo. Tra questi ricordiamo progetto TUTTI CONTRO SMOKY nato dalla collaborazione con il giornalista scrittore VITTORIO STAGNANI.

Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia visita la sede della LILT Bari.
Anche in occasione della Giornata Mondiale senza tabacco la LILT è nelle piazze per distribuire materiale informativo.

– 1998 –

Trenta Ore per la Vita sostiene i progetti presentati da LILT Bari:
assistenza domiciliare (140 prestazioni domiciliari da parte dell’equipe LILT composta da medici, infermieri, riabilitatori, volontari;
realizzazione di camere sterili per piccoli pazienti oncologici nel reparto per cure intensive di pediatria emato-oncologica diretto dal prof. F. Schettini.
Tra le iniziative scende in campo una squadra di giovani calciatori con indosso le magliette col simbolo 30 ore per la vita.

Lorella Cuccarini, testimonial di Trenta Ore per la Vita, visita i lavori realizzati nel reparto

– 1999 –

Con i fondi ricevuti dalla nuova edizione di Trenta Ore per la Vita vengono acquistati un mammografo digitale ed un ecografo.

Nasce la campagna Nastro Rosa per la prevenzione del tumore del seno. LILT Bari aderisce alla campagna nazionale e contribuisce sia ad effettuare visite gratuite che ad illuminare di rosa i monumenti più rappresentativi della città come Palazzo Mincuzzi, la Basillica di San Nicola, la Camera di Commercio.

– 2002 –

Viene istituito il Premio Letterario “Versi per la Vita”

– 2010 –

LILT Bari aderisce alla campagna nazionale Notte Bianca della Prevenzione portando la prevenzione in piazza.